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Ritratto di Michelangelo Giaco
Ritratto di Michelangelo Giacomelli (Pistoia, 11 settembre 1695 – Roma, 17 aprile 1774), Canonico della Basilica Vaticana e arcivescovo di Calcedonia
Olio su tela, cornice dorata.
Reca scritta OB 1774 AET, 80.
cm 133x98
Il ritratto rappresenta uno dei più dotti personaggi della Roma settecentesca: il pistoiese Michelangelo Giacomelli. Fu membro dell'accademia dell'Arcadia (col nome di Dorilo Caradreo), di quella degli Infecondi, dei Quirini, del Disegno e dei Concili e di quella delle Antichità romane. Nel 1739 venne nominato prelato domestico di Sua Santità da Papa Clemente XII. Fu intimo amico di Bernardo Tanucci, primo ministro del Regno di Napoli sotto Carlo III. Traduttore di classici greci, nel 1757 incontrò Johann Joachim Winckelmann, con il quale strinse una lunga e duratura amicizia e di cui fu insegnante di italiano e greco antico. Fu canonico della basilica vaticana e arcivescovo titolare di Calcedonia (1766). Per i suoi grandi meriti culturali, venne nominato dallo stesso pontefice assistente al soglio pontificio, protonotario apostolico, conte palatino e lateranense e nobile romano. Venne incluso nel novero dei cavalieri dell'Ordine dello Speron d'oro. Sempre il pontefice, gli consentì di unire allo stemma della propria famiglia quello del Papa regnante. E' sepolto nella basilica Vaticana.
Il ritratto, di grande qualità ed importanza storica e artistica, appare prossimo allo stile del pittore Anton von Maron che dal 1755 visse a Roma e che fu un importante ritrattista, mediatore tra il mondo artistico romano e quello viennese. Maron dipinse, fra l'altro, il ritratto di Johann Joachim Winckelmann.